coronavirus cosa posso fare divieti

Per fronteggiare l’emergenza coronavirus il governo ha deciso l’estensione a tutt’Italia delle “aree a contenimento rafforzato“, che nella notte tra sabato e domenica erano state decretate per la Lombardia e altre 14 province del Nord. Nel decreto “Io resto a casa” non c’è un esplicito divieto di uscire di casa, ma è consentito soltanto per esigenze lavorative, sanitarie o di sussistenza. Per rendere tutto ancora più chiaro ecco le risposte alle domande che in queste ore si stanno ponendo gli italiani.


VADEMECUM

Devo restare blindato a casa e non uscire più per un mese?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro  o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.

È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

C’è un modulo per l’autodichiarazione?
Sì, clicca qui per scaricarlo

Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.

Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
No, le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.

Sono ancora previste zone rosse?
No, non sono più previste zone rosse.

Devo correre al supermercato perché rischio di restare senza cibo?
Assolutamente no. I supermercati non chiudono. I camion che riforniscono i supermercati possono sempre circolare, quindi nessun problema. Assaltare i supermercati è da irresponsabili.

Sono previste limitazioni per i transito delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

Posso uscire per andare al lavoro anche fuori dal mio Comune?
Sì, ma porta in tasca l’autocertificazione o una dichiarazione del tuo datore di lavoro in cui dice che devi spostarti per raggiungere la sede o che sei in giro per altri impegni lavorativi. Se non lo fai va incontro a una sanzione.

Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

Posso andare a fare una visita medica anche uscendo dal mio Comune?
Sì, si tratta di motivi di salute.

Posso andare in farmacia?
Certo, se necessario per reperire farmaci o prodotti indispensabili.

Mi trovo fuori dal mio Comune per lavoro, posso rientrare al mio domicilio o alla mia residenza?
Certo, il decreto lo prevede.

Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale, senza distinzione tra le zone. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.

I mezzi pubblici continuano a circolare? Posso usarli?
Circolano regolarmente. Presta attenzione alle distanze (minimo un metro) e subito dopo lava bene le mani o usa il gel antibatterico.

E i taxi?
Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta  è considerata esigenza lavorativa.

Posso andare a pranzo a casa dai miei amici/parenti?
Non essendo uno spostamento necessario non è consentito. Gli assembramenti di persone vanno evitati per fermare ogni possibile contagio.

Posso andare al bar o al ristorante?
Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6 alle 18 con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

E le consegne a domicilio di cibo?
Il limite orario dalle 6 alle 18 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa.

Posso portare il cane fuori per la passeggiata?
Sì, se è una necessità, ma stai a distanza da persone che potresti incontrare lungo il tragitto. Evita strette di mano, baci e abbracci.

Posso fare sport?
Palestre e piscine sono chiuse, è permessa l’attività sportiva o motoria solo all’aperto. Se la fai, non farla in gruppo.

Posso andare a messa?
No, le funzioni religiose sono sospese. Ma le chiese dovresti trovarle aperte e puoi pregare, stando a distanza di almeno un metro dagli altri fedeli.

Posso andare al cinema?
No, le sale cinematografiche sono chiuse in tutta Italia fino al 3 aprile come i musei e i teatri.

Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

E per le università?
E’ sospesa anche la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca. Sessioni d’esame e sedute di laurea potranno essere svolte ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.

Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.