pastificio futuro

C’è gusto a nutrire la speranza” è il messaggio che accompagna l’apertura di Pastificio Futuro, l’azienda artigianale dove lavorano alcuni giovani detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo.

Taglio del nastro nel pomeriggio di venerdì 10 novembre per il laboratorio situato in via Giuseppe Barellai 140all’interno del complesso carcerario ma con entrata autonoma.

L’idea di Pastificio Futuro nasce dopo la prima visita di Papa Francesco alla struttura detentiva, nel 2013, quando sceglie di lavare i piedi, nel Giovedì Santo, ai minori reclusi. «Non lasciatevi rubare la speranza», aveva detto loro. Parole che non sono cadute nel vuoto e che hanno portato alla costruzione del pastificio nei locali di un edificio da anni in disuso. A realizzarlo la Gustolibero Società Cooperativa Sociale Onlus, con il sostegno della Conferenza episcopale italiana e di Caritas Italiana e in sinergia con la Direzione dell’Istituto Penale Minorile Casal del Marmo, il Centro della Giustizia Minorile Lazio-Abruzzo-Molise, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

Con i suoi 500 metri quadri di superficie, una pressa che può produrre fino a 220 kg all’ora di pasta e 4 essiccatori, Pastificio Futuro è un’azienda che potrebbe occupare fino a venti ragazzi. L’iniziativa parte con tre addetti: una detenuta presente al pastificio grazie all’articolo 21, un ventenne affidato ai servizi sociali e un altro che vive in comunità.