pranzo della domenica

La domenica è giornata dedicata al riposo, alla famiglia e agli affetti. Per questo non c’è niente di meglio che dedicarsi a un bel pranzo della domenica.

Il pranzo della domenica

Per la domenica il ristorante Numa al Circo, a due passi dal Circo Massimo, propone ai clienti un pranzo realizzato con i grandi classici della cucina italiana. Nei duecento metri quadri distribuiti tra l’interno e il dehors, caratterizzato da un giardino verticale, ci si può accomodare per degustare una selezione dei piatti più celebri del nostro Paese: lasagna, cannelloni, ravioli, brasati, arrosti, agnello al forno con le patate e tanto altro. Lo chef Davide Cianetti vuole riproporre il sapore e il profumo della domenica in famiglia con gustose ricette. A chiudere in dolcezza la degustazione del “vassoio di pastarelle”, una selezione intramontabile di dolci tipici della domenica.

Osteria Fratelli Mori è ormai un indirizzo di riferimento per tutti coloro che vogliono assaporare la cucina tipica romana a due passi da Piramide. Negli anni, gli osti Alessandro  e Francesco Mori hanno puntato a rafforzare la loro identità ristorativa legata al territorio e alle tradizione culinaria di Roma.

È un posto adatto per il pranzo della domenica da passare in famiglia o con gli amici. Si parte con gli antipasti, tra i più apprezzati ci sono i fritti, il baccalà mantecato e le polpette di coda; si prosegue con i primi piatti, cacio e peperigatoni all’amatriciana, carbonara. Tra i secondi sono ormai famose le polpette di bollitola guancia di maialino Iberico, le costolette d’agnello alla scottadito e la trippa alla romana con pomodoro, pecorino e menta. Chiudono il menu i dolci: a papà Mori il merito della ricotta di Ambrogio fatta con ricotta di bufala, scorza di arancia candita e pistacchio caramellato, a mamma Giuliana va una menzione speciale per le sue goduriose torte e crostate fatte in casa, in particolare per quella ricotta e visciole. La domenica, nel periodo autunnale, il menu si arricchisce anche di piatti stagionali fuori menu.

A Roma, nel quartiere Prati, c’è un piccolo angolo di Toscana. Marco Morzilli e Giacomo Calconi portano avanti con passione le ricette tipiche della cucina toscana da gustare nell’ampia sala interna o nello spazio esterno. Tra le specialità da provare la pappa al pomodoro con stracciatella di bufala, il filetto, l’entrocote, l’immancabile fiorentina, i pici con crema di zucchine, pecorino e guanciale croccante e le gustose fettuccine con ragù di cinghiale.

Anche la domenica nel ristorante di Giorgio de Iulio si possono assaporare i Ten Besti dieci piatti più rappresentativi, uno per ogni anno dal 2013 al 2022, rivisitati in chiave contemporanea che hanno segnato la storia del locale e che sono stati inseriti da poco in menu, in occasione dei dieci anni di attività.

Si parte dal 2013 con il fagottino di pasta fillo alle verdure e taleggio con fonduta di parmigiano e mosto di vino rosso; il 2014 è rappresentato dai gamberoni  al lardo e rosmarino su crema di patate e zenzero, mentre il  2015  è l’anno dei paccheri freschi con pesto di pistacchio e gamberi cotti e crudi. Nel 2016 trionfa il tiramisù di Hostaria Po.

Nel 2017 entra in carta un piatto dal respiro più internazionale come il pollo al curry, con riso e verdure al vapore e nel 2018 a farla da padrona è la bistecca di manzo panata e fritta. Si procede nel 2019 con il tortino di mele e cannella con gelato alla crema e si arriva al 2020 con l’amatriciana di gnocchi acqua e farina, guanciale e pecorino. Il 2021 è simboleggiato dalle linguine al nero di seppia, curcuma, lime e crudo di gamberi; il 2022 è presente con l’anatra al fumo di ciliegio, mirto e mirtilli. Una vasta scelta che si aggiunge ai nuovi piatti alla carta.