pizzeria di quartiere

Grandi spazi interni, due forni a vista come pure la cucina e un ampio giardino. Il tutto pensato in uno stile “industriale” in cui legno e ferro si rincorrono per dar vita ad un ambiente popolare, rilassato, semplice. E’ la Pizzeria di Quartiere al civico 146 di Via di Pietralata la strada centrale che porta il nome di uno dei quartieri più popolari di Roma.

La Pizzeria di Quartiere

Il progetto nasce nel 2015, a volerlo furono – e sono, tutt’oggi – un gruppo di giovani imprenditori che volevano creare ciò che è nel tempo è diventata la Pizzeria di Quartiere, un posto in cui la geolocalizzazione fa andata e ritorno tra Lazio, Roma e Pietralata.

La pizza di Pizzeria di Quartiere è una pizza naturale, buona, sana. Gli impasti, con lunga lievitazione e realizzati con un mix di farine italiane e biologiche, creano la base per condimenti classici, ma anche originali e in ogni caso gustosi. Le classiche ci sono tutte (tranne la capricciosa!) e il menù dedica una sezione a parte alle Pizze di Quartiere. A volte sono delle rivisitazioni delle classiche, altre invece sono delle pizze originali come la sottobosco (ciauscolo, cardoncelli, champignon su base di fior di latte e una fonduta di formaggio), oppure una pizza con base bianca e fior di latte condita con patate di Loenessa, mortadella al pistacchio e stracciatella allo zaff. E ancora la Pugliese a Roma, una focaccia pugliese in versione pizza quindi base rossa, emulsione di pomodori ciliegini, cipolle di Tropea, olive taggiasche, origano e in uscita un giro di battuto di basilico. Tra le pizze di quartiere nate da una rivisitazione dei classici, c’è la Diavola di quartiere con ‘nduja, provola affumicata, olive su base di pomodoro e mozzarella.
Ma, ovviamente, non c’è pizza senza un fritto che la anticipa e qui da Pizzeria di Quartiere ce ne sono tanti e tutti home made, inclusa la panatura visto che il pangrattato è fatto in casa.  Tra i fritti in carta: supplì, crocchetta di patate, mozzarella in carrozza, filetto di baccalà…
E non mancano neppure i dolci, a partire dall’ever green tiramisù che qui viene fatto con del pane al cioccolato, al posto dei savoiardi.