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Gainn conquista la clientela italiana con le specialità tipiche dell’autentica cucina coreana realizzate dallo chef Daniel Kim, membro dell’Associazione Chef Coreani

Gainn conquista Roma

È da Gainn che i coreani e gli orientali vanno per ritrovare gli autentici sapori della Corea. Gainn – che in coreano vuol dire “bellezza interiore della persona” – ha aperto nell’ottobre 2007 grazie a Stefano Chung e Valentina Bae, marito e moglie.

Unico ristorante coreano consigliato nella Guida Michelin 2021, da Gainn i clienti si possono immergere in un viaggio di gusto tra le specialità tradizionali della Corea. Nei 120 mq di questo locale, che annovera circa sessanta posti a sedere, è possibile assaporare il Bibimbap,  il riso con verdure miste, carne di manzo macinata servito con tuorlo crudo in un piatto di ghisa; il Bulgogi, gli straccetti di manzo e verdure miste marinati con salsa di soya e olio di sesamo saltati in padella e serviti in piastra; i Japchae,  gli spaghetti di fecola di patate dolci con verdure miste scottate, funghi e carne di manzo conditi con salsa di soya e olio di sesamo e i Tteokbokki, gli gnocchi di riso con verdure miste e pasta di pesce in salsa piccante.

Tra i piatti da provare anche il pollo fritto disponibile con salsa agro piccante e salsa agrodolce con cipollotti freschi. Succulenti le zuppe come quella di Bulgogi,  quella di costolette di manzo con foglie di rapa e peperoncini piccanti servita in terracotta e di tofu con verdure miste, carne di maiale e chili pepper servita in terracotta. Il tutto da accompagnare al riso e ai banchan, una selezione di contorni che variano a seconda della stagionalità. Per facilitare la clientela nella scelta dei piatti, il menu di Gainn è composto dagli Antipasti, un singolo piatto, e il Menu completo che comprende il piatto di portata, il riso bianco e i banchan.

Un piatto tradizionale che non può mai mancare sulla tavola coreana è il kimchi, fatto con verdure fermentate, spezie e peperoncino, divenuto celebre per le sue innumerevoli proprietà benefiche, tanto da entrare nel 2013 nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. I peperoncini sono senz’altro uno tra gli ingredienti più utilizzati nella cucina coreana. Chiamati “taeyang-cho“, hanno una forma lunga e sottile e, dalla loro essicazione, si ricava una polvere molto fine, dal colore acceso e dalla piccantezza media con un sentore leggermente affumicato.

I piatti di Gainn possono essere abbinati alle birre coreane, al Soju, un distillato fatto con riso, orzo o frumento disponibile in vari aromi quali ad esempio pompelmo e fragola, e al Makgeolli, una bevanda antica realizzata con riso, acqua e lievito dal color latte e dalla consistenza densa, che può essere più o meno frizzante a seconda della fermentazione.