the meat market

Il suono dei coltelli affilati, il profumo della griglia, la piastra già rovente che aspetta solamente di essere utilizzata. È questo il cuore del The Meat Market che, dopo il successo del locale a Testaccio, raddoppia e apre anche nel quartiere Nomentano di Roma, in via Ravenna n. 30, proprio a due passi da piazza Bologna.

The Meat Market raddoppia a Roma

Dal produttore al consumatore: cambia la location ma il format rimane il medesimo. Sì, perché al The Meat Market la carne arriva direttamente dal banco presente nel locale, per trasformare il cliente in un vero e proprio Butcher, potendo egli stesso scegliere il taglio e la provenienza della materia prima.

Un giro del mondo alla scoperta di carni che arrivano dalla Spagna, dagli Stati Uniti, dall’Argentina ma anche, e soprattutto, dalle regioni italiane come il Piemonte, le Marche e, naturalmente, la Puglia.

Accanto al banco, ci sono i cosiddetti “stagionatori”, le speciali celle frigorifere per le lunghe frollature: dai 30 ai 60 fino a superare i 90 giorni, durante i quali le fibre muscolari della carne si distendono ed iniziano i processi chimici che portano ad una maggiore tenerezza delle carni conferendone un sapore più spiccato.

Il menù

Guardare il menu del The Meat Market è come ripercorrere un viaggio partendo dai Paesi più remoti del pianeta per approdare, sempre e comunque, al sud Italia. Tra tradizioni della cucina romana e pugliesi, ecco che vengono fuori le due anime di Anita Nuzzi e Vito Fiusco, originari di Taranto ma trapiantati a Roma da ormai diversi anni e che curano personalmente il menu del locale. Ecco così che troviamo, tra gli antipasti, accanto a piatti come le Crocchette di Pulled Pork e i Fried Chicken Sticks, anche la Burrata pugliese su estratto di pomodoro, crostini di pane casereccio, pomodorini confit e olio evo al basilico oppure la Frisella con stracciatella di burrata, capocollo martinese, estratto di pomodoro e olio evo al basilico. E ancora troviamo tra pregiatissimi tagli di carne come la Wagyu – letteralmente “manzo giapponese” (和牛 Wagyū, dal giapponese “wa”: Giappone, e “gyū”: bue), o la Galiziana, caratterizzata da grasso spesso e dal colore giallo intenso, anche le tipiche Bombette pugliesi su cime di rapa.

Menzione a parte meritano i Burgers (dai 150gr ai 500gr) con i bun forniti dall’Antico Forno Roscioli, e si può scegliere tra le varianti: classico, ai cinque cereali o senza glutine. Tra tutti, spiccano il “Puglia”, hamburger di manzo (200gr) burrata intera, capocollo, pomodori secchi home made e cime di rapa ripassate, il “Bello de nonna” ripieno di polpette al sugo con grana a scaglie racchiuse in un fragrante pane pizza e il “Tartare Burger” con battuto di manzo al coltello, stracciatella di burrata, pomodori confit, rucola e olio evo al basilico.