ROMEO E GIULIETTA NEGLI ATER: un amore popolare
ROMEO E GIULIETTA NEGLI ATER: un amore popolare

ROMEO E GIULIETTA NEGLI ATER: un amore popolare. Dal 10 al 13 dicembre nei cortili di Primavalle e Quarticciolo

Il progetto “Romeo e Giulietta negli ATER: un amore popolare” di La Città Ideale, con regia di Leonardo Buttaroni sarà visibile, dal 10 al 13 dicembre presso i cortili dei palazzi popolari dei quartieri di Primavalle e Quarticciolo, per regalare un po’ di bellezza al territorio, trasformandolo in una vero e proprio palco di teatro. Fabio Morgan, curatore del progetto, spiega com’è nato il progetto:

“L’idea nasce durante una passeggiata per il quartiere del Quarticciolo, su un muro c’era una scritta recente che diceva: La quarantena in 20 mq non si può fare! Non era semplicemente una scritta ma un vero e proprio grido di dolore e di attenzione. Era il momento di inventare qualcosa che potesse intrattenere e mettere insieme, pur non potendo stare insieme. Nei momenti di crisi chi ci rimette di più sono sempre le persone che vivono situazioni già molto delicate. Un’artista ha il compito di inventare nuove forme per cercare di non lasciare sole queste persone. Il compito di coinvolgerle e farle sentire che qualcuno si occupa di loro, che qualcuno si prende l’onore e l’onore di fargli passare un paio di ore in modo diverso. E’ bastato osservare da vicino il quartiere e studiare la conformazione dei vari lotti di case popolari presenti a Roma, per vedere che in tutti ci sono grandi cortili attorniati da palazzi: ecco l’idea! Far diventare il cortile per un giorno un palcoscenico. Invitare i vari condomini dei palazzi ad affacciarsi alle finestre per vedere lo spettacolo, ognuno nella sua abitazione, tutti uniti nella visione di Romeo e Giulietta”.

La scelta di rappresentare “Romeo e Giulietta” viene invece raccontata dal regista Leonardo Buttaroni, che dice:

“…la storia di due ragazzi, che per destino e fato avversi, si ritrovano a vivere un amore impossibile. Tra mille ostacoli e sospinti dagli eventi navigheranno verso il tragico finale. Tra battute folcloristiche, converse, musicassette e canzoni degli anni ’80, ho incastonato la nostra storia, ho immaginato come un romano D.o.c. di quei tempi, me l’avrebbe raccontata, come avrebbe esaltato con sontuose iperboli la parte comica e come avrebbe affondato il coltello nella tragedia. Tutto per ricordare non quello che eravamo, ma quello che per sempre saremo. Perché la Roma che conosco, non perderà mai il vizio di essere… POPolare””.

Il progetto ideato da La Città, nasce in un contesto di Pandemia, nel quale i teatri chiusi, e si propone di rimarcare la natura collettiva (e conviviale) del processo produttivo. “Romeo e Giulietta negli ATER: un amore popolare” prende piede a partire dalla riflessione sulla qualità delle relazioni umane negli spazi di edilizia popolare, e dandosi come obiettivo la creazione di un evento che sia esperienza condivisa e momento di connessione “tra i diversi balconi”. Il teatro torna una realtà, in un modo diverso rispetto a quello in cui eravamo abituati a concepirlo.