ROMA

ROMA: gli scavi archeologici hanno consentito l’esplorazione delle stratigrafie di età imperiale e una prima analisi delle caratteristiche degli horrea Piperataria.

La campagna di scavo archeologico sotto la Basilica di Massenzio, avviata dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza in collaborazione con il Parco Archeologico del Colosseo, ha consentito l’esplorazione delle stratigrafie di età imperiale e una prima analisi delle caratteristiche degli horrea Piperataria, i magazzini del pepe e delle spezie, costruiti da Domiziano e soggetti al controllo del fisco imperiale. Questi ultimi, già noti in letteratura archeologica per la frequentazione da parte dei medici della corte imperiale e per la presenza della celebre apotheca di Galeno, furono nascosti dalla monumentale Basilica.

Una serie di fasi architettoniche e strutturali, testimonianze materiali della sequenza degli eventi storico-urbanistici tra l’età augustea e l’epoca costantiniana, hanno inaspettatamente svelato una scenografica quinta architettonica a nicchie di epoca giulio-claudia, attestazione di un assetto dell’area del tutto ignoto, fino ad oggi.

Il progetto archeologico mira a una conoscenza completa della storia urbana della collina della Velia, un’area cruciale del centro di Roma, che compare nei documenti antichi, sia in relazione ad alcune festività di età arcaica sia nelle fonti di età repubblicana e primo-imperiale, fino alla progressiva scomparsa causata dai successivi interventi edilizi effettuati nell’area, da Nerone a Massenzio.