ROMA

ROMA: l’unico modello di idrocronometro collocato all’interno di un giardino pubblico in Italia e si trova nel viale dell’Orologio del Pincio.

Si tratta dell’unico modello di idrocronometro collocato all’interno di un giardino pubblico in Italia e si trova nel viale dell’Orologio del Pincio a Roma.

L’orologio d’acqua fu inventato nel 1867 da padre Giovan Battista Embriaco e presentato addirittura all’Esposizione universale di Parigi.

La particolarità di questo orologio a quattro quadranti, sta nel suo funzionamento che è garantito dall’acqua sottostante che aziona sia il pendolo che la suoneria.

Chi passeggia per il Pincio non potrà fare a meno di notare una piccola torre su un isolotto al centro di un lago, è lì che domina l’orologio d’acqua che purtroppo, è spesso oggetto di atti vandalici, in ultimo quello del febbraio scorso.

Dopo l’ennesimo gesto vile in cui appunto, era stato fatto in frantumi il vetro della torretta che nasconde l’orologio, il capolavoro di ingegneria è stato restaurato ed è tornato a segnare il tempo.

L’orologio ad acqua donato al comune di Roma, dal 2007 grazie a una convenzione è stato adottato dalla Scuola Elis – Sezione orologeria, che ne cura gratuitamente la manutenzione sia ordinaria che straordinaria.

L’ambientazione dell’orologio era stata curata, invece, dall’architetto di origine svizzera, Gioacchino Ersoch che scelse appunto come casa del meccanismo, una torretta lignea realizzata con l’utilizzo di ghisa fusa che riprende i motivi di un tronco di albero.

I quadranti dell’orologio ad acqua sono visibili da qualsiasi direzione e lo stile floreale delle lancette si sposa perfettamente con l’ambiente circostante, tanto da dire che esso è un connubio ideale di arte e scienza.

Questo esempio di architettura meccanica ha sempre suscitato la curiosità di passanti e visitatori, l’idea del suo creatore è stata quella di utilizzare la forza motrice dell’acqua per spostare il pendolo e caricare l’orologio, aggiungendo anche una suoneria che inizia a farsi sentire, grazie al riempimento alternato di due bacinelle.

Se passate da Villa Borghese non dimenticate di fare un salto verso il viale dell’orologio al Pincio, per ammirare questa splendido capolavoro ottocentesco.