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Inaugurata dal sindaco, Roberto Gualtieri, e dall’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, l’Aula Studio a Palazzo Braschi, a piazza Navona. Inizia così a prendere forma il progetto della nuova rete delle aule studio di Roma, un insieme di spazi complementari alle biblioteche di pubblica lettura voluto dall’assessorato alla Cultura per rispondere al bisogno di luoghi di aggregazione e di studio dei giovani della Capitale.

L’Aula Studio di Palazzo Braschi è il primo spazio comunale dove sarà possibile studiare tutto il fine settimana e seguirà gli orari di apertura del Museo di Roma: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19. Lo spazio – ad accesso gratuito, la cui gestione compete alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’attuale capienza di 16 postazioni – è collocato al piano terra del Museo ed è totalmente accessibile anche per le persone con disabilità. Gli utenti potranno accedere all’aula studio senza prenotazione, mentre la consultazione del patrimonio archivistico e bibliografico del centro di documentazione museale continuerà, come sempre, a essere disponibile su richiesta degli studiosi e dei ricercatori.

La nuova Aula Studio di Palazzo Braschi risponde a una visione di maggiore accessibilità dei musei civici alla cittadinanza, in una cornice di valorizzazione polivalente dei luoghi della cultura e nell’ottica di rivitalizzare il centro storico con nuovi servizi culturali aperti a tutti.

“L’Aula Studio di Palazzo Braschi è la dimostrazione tangibile che quando c’è un’idea forte e diverse istituzioni collaborano insieme, come in questo caso i musei e le biblioteche, si possono mettere in campo iniziative meravigliose. Ai mecenati, alle istituzioni culturali pubbliche e private e alle realtà impegnate nel sociale voglio lanciare un appello: costruiamo insieme la nuova rete delle aule studio capitoline per rendere Roma una città più a misura di studenti. Ciascuno può dare un contributo decisivo mettendo a disposizione spazi, risorse o energie. Non solo nel cuore della Capitale ma anche diffusamente nei quartieri. Il nostro impegno per la promozione della cultura continua”, così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

“L’idea di collocare delle aule studio all’interno dei musei e dei luoghi più iconici della Capitale ha riscosso fin da subito un incredibile successo, divenendo virale nelle ultime settimane. Far riscoprire la città e il suo patrimonio artistico, mettendo in connessione dei nuovi servizi al cittadino e le incredibili bellezze che solo Roma può offrire, è proprio uno dei nostri obiettivi. Attraverso un impegno che coinvolge varie strutture e competenze stiamo lavorando per aprire ulteriori spazi destinati ai giovani e non solo”, così l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
Vorrei esprimere un sentito ringraziamento alla Direttrice dei Musei Civici Ilaria Miarielli Mariani, agli uffici della Sovrintendenza Capitolina e di Zètema che hanno reso possibile questa nuova apertura e a Federico Stolfi, che ha ideato e curato per l’Assessorato alla Cultura di Roma il progetto della nuova rete di aule studio capitoline. Questo non è che il primo passo verso un nuovo modello di città”, ha concluso Gotor.

Nel corso del 2024 seguiranno ulteriori aperture e tutte le nuove aule studio di Roma che aderiranno alla rete saranno pubblicizzate attraverso un portale dedicato.