drink

La nuova cocktail List del The Court è ispirata al numero 7, 3 capitoli da 7 drinks  tutti da scoprire o riscoprire.
I primi 7 rappresentano  pietre miliari del locale, i drinks che hanno segnato tre anni di successi, il secondo capitolo prevede invece delle miscele ispirate al mondo della cucina moderna, alle sue preparazioni d’avanguardia, ai suoi sapori e odori.

Perché scegliere il numero 7, semplicemente perché  dalla nascita del mondo Il sette è il numero mitico di Roma. Esso ricorre numerose volte nella storia di Roma antica. Sette sono i colli, come sette furono i re di Roma. Nella tradizione pagana erano sette le Cose fatali dalle quali dipendevano le sorti di Roma: l’Ago di Cibele, la Quadriga dei Vejenti, le Ceneri di Oreste, lo Scettro di Priamo, il Velo d’Ilione, il Palladio e gli Ancili. Sette erano anche i Colossi: Apollo sul Campidoglio, Giove in Campo Marzio, Apollo nella biblioteca di Augusto, altri due Giove in Campidoglio, Nerone nel Colosseo e Domiziano nel Foro Romano.
Alcune cariche pubbliche furono composte dal numero sette: i septemviri, le sette corti dei vigiles (“vigili del fuoco”), i sette epulones. Anche alcune costruzioni ricordano il “numero magico”: il Septizodium e le Sette Sale di Traiano.
Anche la Roma cristiana conservò la mitica esistenza del numero sette. Sette sono i sacramenti, le Sette Chiese e la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori. Poi ci sono le località di Settebagni e di Settecamini sulla Tiburtina, di Sette Bassi presso Cinecittà, di Sette Fratte e Settefrati, un paesino medievale presso Frosinone e due sette compongono il numero 77° posto ricoperto quest’anno  dal The Court all’interno della famosa lista dei World’s 50 Best Bars.

La cocktail list ha anche un valore artistico visto che è l’arte a circondare il The Court, disegnata infatti da Jean-Philippe Vaquier, in arte Folzer, che significa fulmine. Un artista futurista, già vincitore globale di Art of Italicus 2020 con la mia opera digitale “The compenetration of lights”. Collaboro con vari brand di liquori sia come fotografo che come illustratore. La cui ricerca artistica è intrinsecamente legata al mondo dell’ospitalità, tra le sue influenze la più importante è Fortunato Depero, designer della bottiglietta di Campari soda e di alcune delle pubblicità più geniali del bitter e di altri liquori.