drink list

Un’insegna divenuta il riferimento per gli appassionati del food&wine di qualità, e che ora presenta alla sua clientela una nuova Drink List che trae ispirazione dalla filosofia gastronomica del Pastificio San Lorenzo.

La nuova Drink List del Pastificio San Lorenzo

Federico Tomasselli, consulente e bartender del Pastificio ha infatti strutturato una carta dei cocktail estremamente originale che conta su 4 diverse sezioni, con l’obiettivo di valorizzare alcuni classici della miscelazione proposta in chiave personale, una lettura intima e intrigante che poggia sui capisaldi della filosofia culinaria del Pastificio San Lorenzo per portare al bancone soluzioni identitarie per aroma, colore e naturalmente sapore. Il locale, nato all’interno della vecchia fabbrica di pasta del Pastificio Cerere, tra le più antiche di Roma, ha puntato sin dall’inizio su un cocktail bar dal respiro internazionale e sulla cucina di Gianfranco Pecchioli per caratterizzare la propria proposta foo&wine. Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, con circa 100 coperti a disposizione tra sala, salotti e bancone, il Pastificio San Lorenzo è una vera “Osteria italiana contemporanea” che vede il gusto quale protagonista assoluto.

Gusto che diventa filo conduttore anche della nuova Drink List ideata da Tomasselli, perché parte dal sapore delle proposte gastronomiche per trarre ispirazione dalla cucina e dalle sue preparazioni per dar vita a 4 sezioni “legate da un comune denominatore, la natura concettuale di questo posto, del Pastificio San Lorenzo” afferma Federico, la cui passione per la miscelazione ed il mondo dei bar è nata nell’attività di famiglia nel quartiere Garbatella. Dopo varie esperienze nel corso di 15 anni, che lo portano da Londra al Porto Fluviale fino a ricoprire il ruolo di General Manager del Jerry Thomas Speakeasy, Tomasselli, appassionato di Food pairing, ha studiato una carta che non prevede abbinamenti esclusivi ma che gli consente di poter consigliare a guidare il cliente puntando sui costanti richiami alla proposta food del locale.

La prima sezione della Drink List è la “Bloody Mary Pastificio session #2” con 3 diverse interpretazioni di un grande classico che si differenziano per colore, sapore e ingredienti grazie ad un interessante utilizzo dei vegetali: si parte con il “Giallo” (Tequila Cazadores blanco, Mezcal espadin, datterino giallo, uva, sale al sedano), per poi passare al “Green Snapper” (Bombay dry Gin, pomodoro verde, cetriolo, miso, daikon finish) e chiudere con il “Rouge” (Il classico con 42 Below vodka, senape e shrub alla carota). La seconda sezione è la “Martini Square” con il “Martinez (1860-1870)” (Notaris Jenever, Vermouth rosso umami Garbata, Maraschino, Angostura & Orange bitter) e il “Green Snapper (early 1900)” (Charles Mahoney, Hoffman House Bartender Guide 50%-50% Dry Martini con Bombay dry Gin e Vermouth dry Garbata, orange bitter) e due interpretazioni in chiave Pastificio, la “Wheat #1” (Bombay dry gin, Conditum Paradoxum Garbata, germe di grano) e il “Crosta-Tini” (Mezcal espadin, Bombay dry gin, Sherry Tio Pepe, frumento, grano e crosta di pane).

Spazio anche alla sezione “Cocktail” nella quale Tomasselli gioca con differenti tipologie di distillati per dar vita a cocktail come il “Babù” (Rum Santa Teresa 1796, Bacardi carta blanca, wray & nephew, latte di cocco, ananas, vaniglia), il “Kuka Tonico” (Bomaby dry gin, cordiale al cetriolo, vaniglia, ginger beer), il “Siesta” (Tequila Cazadores blanco, Mezcal espadin, pino mugo, banana, succo di mela e lime), il “Prune” (42 Below vodka, cordiale di prugne umeboshi, lemongrass, soda), il “Bon Bon” (42 Below vanilla vodka, h.m. butterscotch, limoncello, succo di limone) e il “Lollo Ice Tea” (Long Island con, Cachaca Leblon e Liquore al bergamotto, Coca cola syrup e top up di ginger beer). L’ultima sezione è dedicata alle proposte analocoliche: dalla “Hall of shame – no alcohol” si potranno scegliere cocktail come il “Carrhott” (Shrub di carote, soda e lemongrass) e il “Sedhano” (Shrub di sedano, soda e goccia di vaniglia).