La stazione San Giovanni (Foto Omniroma)

E’ trattativa aperta sul Dpcm di Natale, quello che dovrebbe arrivare entro venerdì 4 dicembre (giorno dell’entrata in vigore).

Oggi vertice straordinario dei presidenti di Regione, per cercare una linea comune in vista del confronto col Governo sul prossimo provvedimento anti-Covid: l’intesa andrà trovata in particolare su spostamenti e orari dei locali.

L’intenzione del governo è di mantenere il coprifuoco; di tenere chiusi tutti i ristoranti a Natale, Santo Stefano, San Silvestro, Capodanno, Epifania; di non consentire il turno serale neppure nelle zone gialle per tutto il mese di dicembre; di lasciare più spazio solo allo shopping prenatalizio.

Il dilemma ristoranti andrà sciolto contemporaneamente agli altri nodi delle festività: mobilità tra regioni e spostamento congiunti.

Le ultime indiscrezioni parlano di un blocco degli spostamenti tra regioni dal 20 dicembre fino all’Epifania.

Occhi puntati però sulle possibili deroghe: il governo, domani, dovrà decidere le modalità con le quali concedere l’eventuale ritorno a casa dai genitori anziani. Per quanto riguarda i coniugi dovrebbe essere concesso il ricongiungimento, esteso anche alle coppie conviventi.

Sui ricongiungimenti tra figli e genitori il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha spiegato a Rainews24: “C’è un confronto che andrà avanti, ma qui si tratta di dare priorità assoluta alla difesa delle reti sanitarie. Nessuno penso voglia la terza ondata”.

E sul Capodanno: “Se decidiamo che c’è un limite orario per gli spostamento, che si torna a casa indipendentemente da quello c’è da fare: c’è da festeggiare il Capodanno? Si festeggia a casa“.

Nonostante prosegua il calo dei contagi, “siamo lontani dal cantare vittoria. Sarà necessario un Natale diverso, altrimenti crescerà di nuovo la curva”, ha detto in un’intervista a ‘La Stampa’ il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. Resta un’attenzione massima, che troverà concretezza nel prossimo Dpcm, “a partire dagli spostamenti tra Regioni, che dovranno essere limitati”. Sileri pensa sia necessario vietare anche i viaggi tra regioni gialle: “Entro la fine di dicembre è verosimile che la maggior parte delle Regioni siano in fascia gialla e a quel punto sarebbero sufficienti i pranzi di Natale con dei positivi a tavola per rischiare una strage”.