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RAGGI: Via libera al restyling della Roma-Giardinetti che, dopo la trasformazione, dal 2024 si allungherà da piazza dei Cinquecento fino a Tor Vergata mettendo in fila 29 fermate.

METRO G:Lavori tra due anni per 213 milioni: 29 fermate da Termini a Tor Vergata

«Ok da Mit e Conferenza unificata al finanziamento: oltre 213 milioni per realizzare nostro progetto», twitta Virginia Raggi per festeggiare l’approvazione della cosiddetta nuova linea G della metro da parte del ministero dei Trasporti, con uno stanziamento massiccio che potrebbe includere anche un piano di valorizzazione (da concordare con il Mibact) per il tempio di Minerva.

Dopo i lavori – che partiranno non prima del 2022 per i tempi del bando europeo e dei possibili ricorsi – la linea cambierà nome, da Roma-Giardinetti a metro G, seguendo la progressione della rete romana messa a sistema nel Pums (Piano urbano mobilità sostenibile). Oltre alle tre linee in esercizio, A, B e C, infatti, il Pums prevede una linea D e tre cambi (non solo) di nome: la Roma-Lido dovrebbe diventare linea E, la Roma-Viterbo linea F e, come detto, Roma-Giardinetti linea G.

La nuova linea prevede ventinove fermate tra Tor Vergata e la stazione Termini, con un nuovo capolinea nei pressi di piazza dei Cinquecento, per un flusso di utenti stimato in 70 mila passeggeri al giorno. Alcune fermate dovrebbero essere ricollocate, in particolare quelle tra Centocelle e Giardinetti, chiuse dal 2015, per differenziarle da quelle della linea C (con cui scambieranno a Pigneto, parco di Centocelle, Alessandrino, Torre Maura e Giardinetti). E, da Pums, si sa che a Giardinetti il percorso farà una svolta a verso sud per puntare fino a Tor Vergata con fermate presso le facoltà di Ingegneria ed Economia e del Policlinico Casilino.

A ottobre 2019 la Regione Lazio ha avviato le pratiche per la trasformazione in tranvia e la cessione dell’infrastruttura a Roma Capitale.

L’attuale linea è una delle ultime in Italia con lo scartamento ridotto, ovvero con i binari vicini che servono a far viaggiare tuttora convogli che hanno anche 80 anni di età. La futura metro G, invece, sarà caratterizzata da scartamento ordinario come richiesto dal Mit, cioè con binari più larghi adatti a vetture di ultima generazione.

La linea, quindi, sarà servita da tram tradizionali e ultramoderni la cui livrea dovrebbe essere gialla. E i convogli decò attualmente in circolazione andranno finalmente in pensione.