ROMA

ROMA: ristoranti adatti alla stagione invernale che propongono piatti e sapori provenienti dalla cucina tipica del Nord Europa.

Lowenhaus (via della Fontanellla, 16)

Con una location da tipica taverna tedesca, Lowenhaus celebra il sodalizio tra la gastronomia bavarese e la cucina italiana, in uno spazio dal clima internazionale. Spatze (piccoli gnocchi di forma irregolare a base di farina di grano tenero, uova e acqua) con gorgonzola, noci e radicchio o con salmone fumé e whisky; Zuppa di cipolle con crostini di pane casareccio; Bistecca di pezzata rossa bavarese; oltre cinque tipi di varianti di wurstel della Baviera, tra cui wurstel bianco con crauti stufati e patate aromatizzate, Salsiccette di Norimberga, Wurster Berna ricoperto di bacon, crauti e patate: ecco alcuni dei piatti principali che compongono il menù ricreando odori e sapori tipici della Germania. Il tutto è accompagnato da un’interessante selezione di birre che si adatta a qualunque piatto. Per i meno curiosi, Lowenhaus propone delle portate di fuga appartenenti alla tradizione della cucina italiana, assicurandosi di non lasciare deluso proprio nessuno.  In questo locale la serata scorre piacevolmente in un ambiente arredato in stile bavarese, per un’esperienza sensoriale a spasso tra i Länder tedeschi.

Franz Taverna Bavarese (via di Porta Castello 23/24)

Taverna con cucina tradizionale austriaca e alto-atesina, questo locale dallo spirito frizzante e dallo spazio accogliente avvolge i suoi clienti in un clima dall’allegria travolgente.  Nel menù della taverna una gustosa lista di antipasti, primi e secondi tra cui Misto di selvaggina affumicata, Canederli in brodo di spinaci, speck e funghi, zuppe di vario tipo, Ravioli di prugne, Insalata di Wurstel, Laberkase con uovo, patate e crauti, e Fonduta vallesana.Giunti all’interno del locale, l’attenzione viene catturata dal suono dello sfrigolio dell’olio bollente all’interno del quale, al centro di ogni tavola, viene fritta la carne della fonduta bourguignonne. I profumi che avvolgono la location anticipano il peccato di gola che ci si preparerà a compiere, seduti su panche di legno, accanto a scaffali riempiti da boccali di birra. Protagonista della scena, infatti, è anche il luppolo con una ricca selezione di birre Monchshof. Da Franz taverna bavarese l’ottimo rapporto qualità prezzo vi strapperà un sorriso a fine giornata, per un perfetta serata d’inverno tra amici, risate e una proposta culinaria originale.

Cantina Tirolese di eredi Manuela Macher (via Giovanni Vitelleschi, 23)

Locale caratteristico con pareti di legno, dove prima di diventare Papa Benedtto XVI, anche Joseph Ratzinger talvolta trascorreva le sue serate, Cantina Tirolese presenta le sembianze di una stube austriaca con cucina tipica tirolese. Con una storia alle spalle pluriennale, questo ristorante conserva da anni la sua vocazione all’ospitalità, attirando ogni sera a sé decine di clienti. Il menù, che appare vario e accattivante e servito in porzioni abbondati, viene presentato da un personale vestito con abbigliamento tipico. I salumi tipici austriaci, la zuppa di champignonne e porcini o di gulasch all’ungherese con manzo e patate, gli Knodel allo speck, lo Spiatspatzle (gnocchetti di pasta agli spinaci con Bergader), la Fondue Bourguignonne, il Rippchen (costolette di maiale aromatizzate, grigliate e servite su un letto di patate saltate e crauti), e il Gulasch alla Viennese con stufato di manzo, cipolla, paprika e patate lesse, vi faranno dimenticare di trovarvi nella Capitale, rapendovi con i loro sapori. Da Cantina Tirolese si torna a respirare la semplicità e il calore tipici della cucina tirolese, da sempre sinonimo di qualità e convivialità.

Teig (Corso Trieste, 99 A)

Ambiente dal sapore squisitamente multieuropeo, aperto da soli pochi mesi, Teig propone una cucina tipica del Nord Europa in uno spazio curato e con un format ben elaborato. Locale piacevole, con un personale sorridente, da Teig ci si lascia conquistare prima dalla vista e successivamente dal palato. Dalla cucina svedese arrivano le Patate Hasselback e il Salmone Gravlsk, marinato 24 ore con pepe rosa e aneto, cotto nel burro solo su un lato per ottenere tre consistenze diverse; dalla Francia viene adottata la ricetta della zuppa di cipolle con baguette tostata e groviera gratinata; direttamente dalla tradizione Olandese, invece, vengono presentati i waffle, piatto tipico anche del Belgio, della Germania e della Francia, che qui vengono reinterpretati in chiave dolce e salata con accostamenti di sapori gustosi, tra cui Waffle con cheddar, prosciutto arrosto al ginepro servito con una salsa a base di panna acida e senape dijon, Waffle di grano saraceno con salmone norvegese affumicato, panna acida all’aneto e capperi, e Waffle con mou di caramello al fior di sale. In questo locale vi basterà sedervi al vostro tavolo, chiudere per un attimo gli occhi e aprirli, per ritrovarvi in una piccola baita sui fiordi tra i sapori e gli odori tipici del luogo.

Taverna Lucifero (Via del Pellegrino, 53)

Affascinante fonduteria nel cuore di Roma, Taverna Lucifero rappresenta un luogo ideale in cui assaporare la cucina piemontese respirando il calore di un ambiente familiare. Una volta varcata la soglia del locale ci si prepara per essere inebriati dal profumo intenso della fonduta, una delle pietanze protagoniste del menù – che appare variegato e ben studiato. Bourguignonne con dadini di filetto di manzo accompagnata da salse varie, Fonduta piemontese con fontina, latte, uovo e tartufo oppure con Emmental gruyere, vino bianco e kirch, Scaloppine al limone, Petto d’anatra affumicato con selezione di mieli fatti in casa, Filetto al barolo, Fonduta dolce con cioccolato fondente, panna e cognac, sono solo alcuni dei piatti di punta di questo locale. Taverna Lucifero, inoltre, rappresenta il regno incontrastato del tartufo bianco d’Alba, che qui va ad impreziosire il menù conferendo un sapore unico alle portate, dal tomino a l’uovo, passando per i primi piatti e le fondute. In questo locale ci si immerge in un ambiente distensivo, pronti per concedersi una pausa dal freddo, lasciandosi coccolare dall’ottimo cibo e riscaldandosi con un buon bicchiere di vino.