Viene prorogata fino al 24 marzo 2024 “La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia”, la mostra ospitata dal 13 gennaio 2023 ai Musei Capitolini nelle sale di Palazzo Caffarelli e dedicata ai caratteri e alle trasformazioni della società romana attraverso cinque secoli, dagli inizi del V alla metà del I secolo a.C., raccontati attraverso metodi di indagine tradizionali e tecniche innovative di ricostruzione.
Il progetto costituisce il secondo capitolo (dopo la mostra La Roma dei Re 2018) del grande ciclo Il Racconto dell’Archeologia, basato principalmente sulle collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Sovrintendenza.
Il percorso espositivo, articolato in 3 sezioni principali, è costituito da una ricca selezione di circa 1.800 opere, tra cui manufatti in bronzo, pietra locale, in rari casi marmo, soprattutto terracotta e ceramica. Elemento di notevole impatto è il colore, restituito come proposta fondata sull’analisi delle terrecotte che un’attenta opera di ricomposizione consente di attribuire ad articolati moduli decorativi.
La quasi totalità delle opere in mostra non è solitamente esposta al pubblico; in molti casi si tratta di oggetti finora conservati nelle casse dell’Antiquarium, per la prima volta restaurati ed esibiti. Al materiale pertinente alle collezioni dell’Antiquarium si aggiunge una scelta, rilevante per qualità, di opere conservate alla Centrale Montemartini, tra le quali spiccano l’urna in marmo dall’Esquilino, la piccola scultura di capro in bronzo da via Magenta e i resti di affresco dalla cd. Tomba Arieti.
Dal settore museale del Campidoglio proviene infine una selezione di ritratti di età tardo-repubblicana, in parte esposti nelle sale dei Musei Capitolini, in parte solitamente conservati nei magazzini.
Il progetto è a cura di Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce e promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione Zètema Progetto Cultura.