burger

Non si può non iniziare dal nome per spiegare un progetto come questo: Muorz in napoletano vuol dire morso ed è esattamente questo a cui hanno pensato gli ideatori del progetto – un gruppo di imprenditori napoletani accomunati da una grande passione per il mondo food – quando hanno deciso di dar vita alla loro “dark kitchen alla napoletana”, nella quale i burger si possono ordinare in modalità asporto e delivery. Dopo il necessario periodo di rodaggio, Muorz ora è pronto a presentarsi al grande pubblico romano con tante specialità tutte da gustare.

Con un tocco napoletano, “morso” diventa Muorz e gli ingredienti che finiscono nel panino sono principalmente di origine campana. Il tutto è arricchito da una comunicazione vivace, scherzosa, giovane, pop e con la cordialità e l’amore per prodotti della terra degli ideatori del progetto, un manager e un pizzaiolo che si sono uniti per portare a Roma tutto il meglio della Campania in un panino e non solo. In cantiere, infatti, c’è anche un nuovo progetto legato al mondo della pizza ovviamente in stile made in Naples.

Un fast food alla napoletana, quindi, in cui i burger diventano un trionfo di golosità. Tutto parte dal panino artigianale: un bun morbido, saporito, che scompare dopo il primo morso e che avvolge un segretissimo e saporito blend di manzo italiano, che dona alla carne la giusta caramellizzazione mantenendo la succosità all’interno. Per chi preferisce la versione veg, basta chiedere l’alternativa, per avere un saporito Beyond Burger, 100% vegetale.

Anche se il menu cambia in base alle stagioni, ci sono dei burger che sono dei cavalli di battaglia, come lo Scapece di Amalfi (hamburger, zucchine alla scapece, fior di latte di Agerola fresco, salse Muorz alla menta) e il Salsicc’N’Friariell con salsiccia campana di maialino nero casertano, fior di latte affumicato di Agerola e friarielli: un must dello street food partenopeo. La Parmigiana della Nonna nell’hamburger fa sicuramente parlare di sé e se la batte in golosità con Salsiccia e patate (salsiccia campana con maialino nero casertano, fior di latte di Agerola affumicato, patate al forno, salsa Muorz al pepe nero). Nel reparto fritti, non sono da sottovalutare gli sfiziosi divertissement, come le Mozzarelline dorate, fritte, con un ripieno a base di cubetti di fior di latte affumicato, mentre fra i dolci merita l’assaggio il Napamericano, un bun con confettura “Pellecchiella del Vesuvio”, bacon croccante e nocciole di Giffoni.

Per i più piccoli è possibile ordinare lo speciale menù Criatur’ (bambini in napoletano), composto di un cheeseburger semplice, senza salse, patatine fritte e bibite analcoliche. A proposito di bibite, per i più grandi assolutamente da provare la selezione di birre partenopee in carta: ci sono due versioni della birra Natavota (lager e rossa), la Cuore di Napoli, che è una American Pale Ale, e la PullicenHell, che è una Golden Ale.