GIACOMO BALLA

GIACOMO BALLA: una mostra incentrata sul passaggio di stile e sulla ricerca sperimentale del pittore torinese, ecco i dettagli.

Dal 21 marzo al 17 giugno 2019Palazzo Merulana presenta “Giacomo Balla. Dal Futurismo astratto al Futurismo iconico”, una mostra incentrata sul passaggio di stile e sulla ricerca sperimentale del pittore torinese all’interno del movimento futurista.

Balla trova ispirazione nell’immaginario cinematografico e fotografico presente sulle riviste patinate dell’epoca, riuscendo a realizzare una figurazione estremamente moderna; infatti, attraverso una particolare tecnica con cui applica al fondo del dipinto una rete di metallo su cui poi dipinge, l’artista riesce a ottenere un’immagine con effetto a “retinatura” identico a quello di un rotocalco.
Un’idea davvero originale che, negli anni successivi, rappresenterà un elemento di forte ispirazione nel mondo della “pop art” americana, interessando artisti come Warhol e Lichtenstein.

Nel 1915, Balla firma con Fortunato Depero il Manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”, al fine di diffondere e applicare i dettami dell’estetica futurista a ogni campo artistico, dalla moda all’arredamento, creando un progetto globale per «realizzare questa fusione totale per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente» come affermano gli stessi autori nel testo.

La mostra di Palazzo Merulana apre con “Ritratto di Primo Carnera” del 1933, parte della collezione permanente della sede espositiva.
L’eccezionale opera è dipinta sui due lati: da una parte “Vaprofumo” del 1926, soggetto tipicamente futurista dalle forme chiare e dai colori tenui, metallici e dorati, che intendono evocare l’impressione olfattiva che si sprigiona da un flacone di profumo; sull’altro verso, Balla realizzò un ritratto di Primo Carnera, ispirandosi a una foto di Elio Luxardo, amico di Marinetti e autore di un impressionante ritratto del pugile, pubblicato sulla prima pagina della “Gazzetta dello Sport” nel 1933, quando divenne Campione del Mondo.

Circa sessanta le opere esposte: da alcuni dipinti più chiaramente futuristi della fine degli anni venti ad altri eseguiti con la tecnica a “retinatura”, insieme a immagini di divi di quegli stessi anni, a opera di grandi fotografi come Elio Luxardo e Arturo Ghergo, e riviste dell’epoca a cui Giacomo Balla si è ispirato.

Sede Palazzo Merulana – Fondazione Elena e Claudio Cerasi

Indirizzo

Via Merulana, 121

Sito web: www.coopculture.it/events.cfm?id=1083

Sito web: http://ecm.coopculture.it/index.php?option=com_snapp&view=event&id=06BF7882-AFF9-DCBD-4560-0169485DCD2A&catalogid=E9BDE630-C479-E6E6-5D29-01694DAF02A1&lang=it

Orario

Dal 21 marzo a al 17 giugno 2019
ore 10.00 – 20.00. Ultimo ingresso ore 19.00
Martedì chiuso